Il percorso dello storico vino torinese, durato circa vent’anni, ha trovato il suo compimento quando il Mipaaft ha accolto la richiesta della Regione Piemonte riconoscendone l’indicazione geografica
Lo scorso 8 aprile, al Vinitaly di Verona, una tavola rotonda si è riunita nello stand della Regione Piemonte, per presentare ufficialmente la nascita del Consorzio del Vermouth di Torino.
Frutto di un’esigenza rilevata dall’Istituto del Vermouth, associazione che dal 2017 rappresenta lo storico vino liquoroso bianco o rosso nato all’ombra della Mole, e da un’analisi condotta su realtà analoghe operanti anche in settori merceologici differenti, il Consorzio riunisce al suo interno coltivatori e trasformatori di erbe officinali piemontesi, elaboratori e imbottigliatori e aziende proprietarie di marchi commerciali che gestiscono autonomamente la propria filiera.
Il percorso, che ha condotto alla nascita dell’Istituto del Vermouth di Torino prima e alla costituzione del Consorzio del Vermouth di Torino dopo, è durato circa vent’anni e ha trovato il suo compimento il 22 marzo 2017 quando, con il Decreto ministeriale n. 1826, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha accolto la richiesta della Regione Piemonte e ha riconosciuto l’indicazione geografica Vermouth di Torino.
Tra i principali compiti del consorzio, quindi, anche l’attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione della denominazione ai prodotti consorziati e l’attività di promuovere e valorizzare la denominazione, tutelandone l’informazione al consumatore finale e fornendo assistenza tecnica e formazione professionale alle aziende e ai produttori.