A Poggiomarino, a pochi chilometri da Pompei, si estende il parco archeologico naturalistico di Longola.
L’area posta lungo la sponda del fiume Sarno, circa 7 ettari, comprende i resti di un Villaggio della Età del Bronzo (XV-XIII sec. a.C.) scoperto casualmente nel 2000 e riportato alla luce dagli archeologi negli scavi condotti nel 2001.
La caratteristica del Villaggio è nella sua costruzione posta su isolotti artificiali, sostenuti da robusti tronchi di quercia piantati nel fondale melmoso in modo da consolidarlo. Gli isolotti sono contornati da canali navigabili che consentono alla popolazione,i Sarrastri, che abitavano quell’area in età preromana, di muoversi liberamente con le tipiche piroghe monossili in legno, opportunamente scavate, per sviluppare relazioni tra le famiglie e per commerciare quei prodotti che derivavano dall’agricoltura praticata e spontanea e dalla lavorazione artigianale del ferro, bronzo, ambra ecc..
I lavori condotti dagli archeologi hanno consentito la sistemazione di un’area espositiva formata da alcuni isolotti e la ricostruzione di alcune capanne protostoriche e aree artigianali appartenenti ad un periodo storico che interessa l’età del bronzo.
All’interno di quest’area espositiva sono stati sistemati strumenti per la ricostruzione fisica e virtuale dell’antico villaggio preistorico, laboratori didattici per le scuole, locali per l’esposizione dei reperti fino ad ora ritrovati ivi compresi le tre imbarcazioni monossili, orto didattico, area a verde attrezzato con giochi,zona pic-nic, info-points, ecc..
Il fiume Sarno pur breve,24 km di lunghezza, ha un bacino abbastanza esteso circa 500 km2, ed affianca l’intera area del parco rappresentando per l’antica popolazione, circa 400 abitanti, fonte importante di approvvigionamento alimentare (carne, pesci, legumi,frutti, uva ecc.), di legname per la costruzione di palafitte ed imbarcazioni monossili, per l’uso agricolo, di materiali per l’artigianato (ferro, ambra,pasta vitrea, bronzo, ecc.).
Un contesto ambientale quello emerso dagli scavi che risulta vario e caratteristico per la presenza di boschi di querce e di abbondante fauna anche selvatica quali cinghiali, orsi,caprioli, cervi, ecc.
Le vicende dell’area di Longola sotto l’aspetto abitativo furono intense fino a tutto il VII sec. a.C.. Successivamente l’area fu abbandonata e riprese una nuova vitalità nel periodo ellenistico-romano (tra il III-II sec. a.C.).
Dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. l’area abitativa di Longola fu definitivamente abbandonata.
Oggi è possibile visitare l’area,definita dagli archeologi una Venezia di 3500 anni fa, unitamente ai presi di che sono stati approntati per supportare l’area dal punto di vista didattico e turistico.
Informazioni:
La visita è possibile nei weekend, sabato e domenica, con i seguenti orari:
- dal 6 aprile al 30 giugno delle 10:00 alle 13:00 e dalla 16:00 alle 19:00
- dal 1 luglio al 15 settembre dalle 16 alle 23
- dal 16 settembre al 31 ottobre delle 10:00 alle 13:00 e dalla 16:00 alle 18:00
Prezzo d’ingresso: €. 2,00 per gli adulti – fino a 18 anni ingresso gratuito. La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Telefono: +39 081 865 81 11
E-mail: info@longola.it