Momento particolare, difficile ma speranzoso per affrontare in libertà e coraggio una vita nuova più ricca nei sentimenti e nei rapporti con i poteri istituzionale ed economico-finanziario, con la società in generale e con la natura.
In questo momento, così come è avvenuto in altri momenti della storia dell’uomo, la Pasqua diventa un’apertura alla speranza e al rinnovamento per affrontare con lungimiranza e parsimonia una vita diversa, nelle usanze comuni e particolari, nel nostro modo di agire e nelle interazioni con gli altri. Una occasione per riflettere profondamente sul senso della vita che va rinvigorita ma anche un modo per abbandonare la vanità di quella opulenza illusoria cui l’esigenza del mercato globalizzato ci aveva abituato e anche un modo per guardare al prossimo con quella dovuta attenzione nell’aiuto morale e sentimentale che molto spesso ci è venuto meno.
Una Pasqua quindi intesa come momento di passaggio dalla morte alla vita, da quella condizione di schiavitù morale, economica e sociale che tanto ci ha fatto soffrire per portarci verso una nuova vita più libera, più ricca, più autentica nell’amore verso gli altri, più parsimoniosa e viva nei sentimenti e nelle differenze.
Una Pasqua che diventa tempo di re-surgere, di rinascere e di rifiorire e che trovi nella gioia e nella riflessione la linfa per ritrovare quella grazia che cerchiamo e che, molto spesso, non siamo in grado di trovare per la nostra consueta slealtà e per quel fariseismo che ci contraddistingue ma anche per quel chiacchericcio di cortile che diventa pettegolio, e che ci distoglie dalle novità che solo una vita semplice, scevra da egoismi e da paure, rispettosa degli altri ma anche della natura, ci può offrire.
La pandemia del coronavirus, che tanto ci sta rattristando privandoci degli affetti di chi ci viene a mancare e di quel principio di libertà e di socialità, cardini della democrazia, non può diventare solamente fonte di preoccupazione e di disagio sociale, al contrario deve diventare momento di riflessione e di ricerca di quell’equilibrio che oggi è venuto a mancare.
Ma fonte di disagio e di preoccupazione sono anche i numerosi conflitti a fuoco che imperversano in tante regioni del mondo e che stanno causando lutti, povertà ed ingiustizie sociali, così come gli egoismi di potere e quei soprusi che gli investitori finanziari, privi di scrupolo, stanno causando alle popolazioni sottraendo ricchezza e serenità economica.
Per tutti la Pasqua non può che essere l’ancora di salvezza per ritrovare serenità, speranza e soprattutto quella visione nuova di un mondo diverso e meno caotico di quello che stiamo attraversando.
L’attuale impotenza che abbiamo di fronte al rapporto uomo natura per l’intromissione, sempre più invadente e pericolosa, dell’azione umana sull’ecosistema naturale diventa anch’essa spunto di riflessione per la nostra Pasqua ed occasione per ricercare quel senso di spiritualità, di amore e di gioia che tanto ci manca.
Ma stiamo attenti perché l’ingovernabilità della pandemia che stiamo vivendo non può restare inosservata ed inascoltata, al contrario deve rappresentare un monito per i governanti, per la finanza globale, per l’imprenditoria in generale capace di ricercare nuovi e più incisivi modelli innovativi nella produzione di beni e servizi, nel lavoro, nella distribuzione della ricchezza e nel rispetto dell’ecosistema naturale.
Per realizzare tutto questo è necessario avviare un processo coraggioso di collaborazione sociale nei singoli territori, riconsiderare le politiche strutturali di protezione sociale, riscoprire modelli di vita meno invadenti del tempo, ricercare una selettività più marcata negli interventi di prevenzione socio sanitario per evitare le difficoltà riscontrate con l’attuale pandemia e tenendo presente che, nel prossimo futuro, altre pandemie potrebbero presentarsi, modernizzare l’apparato del welfare per assicurare benessere ai cittadini e ridurre le disparità sociali.
Quindi una Pasqua che, nonostante le ristrettezze e le difficoltà che stiamo vivendo, ci consenta di ritrovare quella fiducia e quella serenità che tanto ci manca. Una Pasqua che diventi morale e ragione di vita, che ricerchi quell’amore e quella spiritualità che siano capaci di tramutarsi in vita, gioia e felicità.
Buona Pasqua a tutti!