La serata di premiazione della 75ma edizione del Premio Strega come da tradizione si è svolta all’interno del Museo Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
Questa volta la pandemia da Covid 19 ha ridimensionato l’affluenza del pubblico che è stato limitato ai cinque finalisti ed ai componenti della giuria presieduta da Sandro Veronesi vincitore dell’edizione dello scorso anno.
Nell’atrio del Museo sono presenti invece il gruppo degli aficionados, tra cui molti vincitori del premio Strega delle passate edizioni come Dacia Maraini e Francesco Piccolo e personalità del mondo della cultura.
A condurre la serata è stata Geppi Cucciari.
Lo scrittore romano Emanuele Trevi con la sua opera “Due Vite” (Neri Pozza) è il vincitore di questa 75 esima edizione con 187 voti. Il romanzo è un intreccio tra la vita terrena di due suoi amici scrittori, Rocco Carbone e Pia Pera, e quella del ricordo con cui tratteggia le figure dei personaggi ed il senso profondo di un’amicizia autentica che ne fa da trama e da collante.
La serata ha avuto anche un momento politico quando la scrittrice Donatella di Pietrantonio durante l’intervista con Geppi Cucciari ha mostrato la scritta “DDL Zan” sul palmo della mano.
Ecco i voti per ciascun libro:
Emanuele Trevi con “Due vite” (Neri Pozza): 187 voti
Donatella Di Pietrantonio con “Borgo Sud” (Einaudi): 135 voti
Edith Bruck con “Il pane perduto” (La nave di Teseo): 123 voti
Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani): 78 voti
Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli): 66 voti