Firmati i contratti per diffondere la banda ultralarga negli istituti scolastici e nei presidi sanitari del Paese.
Sono stati firmati, alla presenza del Ministro Vittorio Colao, i contratti per l’avvio dei lavori relativi ai bandi Scuole Connesse e Sanità Connessa tra l’Amministratore delegato di Infratel Italia, Marco Bellezza, e i rappresentanti delle aziende aggiudicatarie Intred, Fastweb, Tim e Vodafone.
Ai lavori sono destinati circa 480 milioni. Entrano così nel vivo le attività per portare entro il 2026 internet ultraveloce in circa 10 mila scuole e 12 mila strutture del servizio sanitario pubblico del Paese.
I contratti per connettere scuole e strutture sanitarie seguono quelli firmati il 29 luglio per portare la banda ultralarga a circa 7 milioni di indirizzi civici, potenziare la tecnologia 5G in oltre 11.000 siti radiomobili esistenti e per creare nuove stazioni radiomobili in quasi 1.400 aree del Paese considerate a fallimento di mercato, come previsto dalla Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga.
I contratti includono interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, le sedi scolastiche e, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps, le strutture sanitarie, individuate in otto aree geografiche su tutto il territorio italiano in base ai fabbisogni di connettività definiti in collaborazione con i rappresentanti delle Regioni. Le imprese aggiudicatarie dovranno garantire, oltre alla fornitura dei servizi di connettività, anche la fornitura e posa in opera della rete di accesso, i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione.
Le attività saranno seguite da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia.
In 13 mesi il Governo ha approvato la Strategia, ottenuto le autorizzazioni europee e assegnato tutti i bandi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anticipando gli obiettivi europei, per un totale di oltre 5,5 miliardi di euro di risorse pubbliche, portando allo Stato un risparmio di circa 1,2 miliardi e attraendo investimenti privati per oltre 2,2 miliardi di euro.
La nuova strategia punta a connettere in quattro anni tutta l’Italia con reti ad altissima velocità fisse e mobili, incluse tutte le scuole pubbliche e le strutture sanitarie che potranno quindi garantire servizi ad altissime prestazioni.
Gli interventi contribuiranno significativamente all’eliminazione del divario digitale con impatti estremamente positivi sulla vita di tutti i cittadini in termini di opportunità, uguaglianza ed inclusione sociale.