Il premio Nobel per l’Economia, ufficialmente premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel, quest’anno è stato assegnato alla professoressa statunitense, docente di economia all’Università di Harvard, Claudia Goldin “per aver fatto progredire la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”.
I suoi studi, dopo aver spulciato gli archivi storici di oltre 200 anni di occupazione femminile nel mercato del lavoro statunitense hanno individuato nella differenza di genere il fattore chiave di partecipazione femminile al mercato del lavoro e nella transizione, dalla società agricola a quella industriale prima ed a quella dei servizi poi, il percorso di crescita strutturale e partecipativo del cambiamento del ruolo all’interno del complesso mondo lavorativo.
Percorso che verrà completato con l’analisi di altri fattori determinanti il grado evolutivo del rapporto lavorativo della donna in funzione a diversi altri elementi influenti sulla fattispecie lavorativa come il processo evolutivo delle norme sociali, la tipologia del suo livello di istruzione e della scelta professionale, il valore del peso della casa e della famiglia.
Per la cronaca solo due altre donne sono state insignite dell’importante onorificenza due sole altre donne: nel 2009 l’americana Elinor Ostrom e nel 2019 la francese Esther Duflo.
