Nel quartiere posto tra il Palazzo del Seminario dei Chierici e le mura di Carlo V in piazza Pardo è ubicato l’antico folcloristico mercato del pesce “A Piscaria” di Catania.
Luogo tradizionale raggiungibile o da Piazza Duomo dietro la fontana detta dell’Amenano, fiume sotterraneo che scorre sotto la Piazza, o da via Garibaldi attraverso varie stradine come via Cardinale Dusmet.
Un’architettura urbanistica particolare di colore nero caratterizzata da banchi all’aperto per l’esposizione dei pesci coperti da tendoni od ombrelloni, piccole botteghe artigianali, taverne e persino tavoli da gioco collocati sotto gli archi. Tutto intorno la pavimentazione è fatta di pietra lavica sempre bagnata per l’acqua che i pescivendoli buttano sul pescato per inumidirlo.
Un grande mercato composto dai tipici banchi di pesce collocate presso le mura Carlo V (piazza Alonzo di Benedetto e Pardo) ma anche da quelli ortofrutticoli, di macelleria ed alimentari in genere.
Pesce, fasolari, cozze, vongole, ricci, ma anche ortaggi e frutta, vari tipi di carne (vitello, cavallo, agnello, suino), insaccati, sarde sotto sale e olive condite, chiocciole e lumache, spezie di ogni genere, formaggi, stoffe e oggetti vari sono i tanti prodotti che vengono commerciati nel più antico mercato di Catania tra il vociare o “vanniata” dei suoi venditori.
Nel suo interno vive la più genuina anima popolare e folcloristica del popolo catanese molto attenta al visitatore che a sua richiesta viene riempito di consigli sui singoli acquisti o di ricette tradizionali catanesi per cucinare il pesce o le numerose verdure che i venditori espongono sui banchi di vendita.
Qui tutto diventa spettacolo: i venditori, veri artisti della vendita, che con la tradizionale “vanniata” esaltano i prodotti esposti per attirare l’attenzione dei visitatori acquirenti, i visitatori, gente del luogo o semplici avventori, che osservano, contrattano ed acquistano con minuzia e risparmio i singoli prodotti da portare a casa, i turisti che riprendono con curiosità i luoghi e le gesta dei venditori, la varietà del pesce in vendita, l’odore del pesce misto a quello della carne, il colore ed il profumo della frutta e degli ortaggi in vendita.
Un turbinio di gesta e di colori si svolge giornalmente all’interno dei vicoli, delle piazze e dei portici, dove tutto si muove con ritmi e gesta da sempre ripetitivi e caratteristici, per decantare i prodotti sui banchi di vendita con queste o similari espressioni “u pisci beddu, i masculini, u muccu, i saddi e pisci spada, i gamberi, i polpi e le triglie”.
Cosa vedere nelle vicinanze:
Piazza Duomo
Poco sopra il mercato si trova la piazza principale di Catania, centro politico, religioso e culturale della città. Essa urbanisticamente è ubicata all’incrocio di tre strade la via Etnea, storica strada commerciale e turistica della città, via Vittorio Emanuele II (già Strada Reale) che partendo dal mare a piazza Martiri fino alla parte alta della città, la attraversa trasversalmente da est a ovest e la via Giuseppe Garibaldi, tra le vie più importanti della città e del suo centro storico, che si snoda tra la porta Garibaldi e la piazza del Duomo proprio in corrispondenza della fontana dell’Amenano.
In piazza Duomo si affacciano il palazzo degli Elefanti in cui è allocato il Municipio della città, la cattedrale dove si trova la chiesa di Sant’Agata.