Questo antico borgo medievale, situato a 833 m s.l.m. su una rupe dell’altopiano lucano tra il fiume Bradano ed il suo affluente Fiumarella, è stato da sempre considerato luogo di controllo e di difesa del territorio per la sua posizione strategica di dominio delle grandi arterie che collegavano il sud a Roma.
Il piccolo borgo fu definito dal poeta latino Quinto Orazio Flacco, noto più semplicemente come Orazio, il “caelsae nidum Acherontiae”, cioè il nido d’aquila dell’alta Acerenza.
Oggi invece si presenta al visitatore come un luogo da visitare per la presenza di un centro storico che ricalca, dal punto di vista urbanistico, la tipologia delle cittadelle murate medioevali.
Il borgo si dispone attorno ai due punti di potere che sono la cattedrale (XI-XIII sec.) ed il castello di impianto longobardo-normanno-svevo, parzialmente ricostruito negli anni cinquanta, ed è contraddistinto da un reticolo di viuzze, slarghi e piazzette tra palazzi gentilizi del settecento adornati da caratteristici portali.
Storicamente il suo primo insediamento si fa risalire agli Osci, antica popolazione di stirpe italica della Campania preromana.
Diverse invece sono state, nel corso dei secoli, le popolazioni che lo hanno dominato e lasciato sul territorio i segni del loro passaggio come i romani, i longobardi, i normanni, gli svevi, gli angioini, gli aragonesi ed i templari (1216).
La Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta ed a San Canio costituisce, per architettura ed imponenza, l’edificio monumentale più significativo non solamente del piccolo borgo ma di tutta la Basilicata. Monumento che fu edificato nell’XI secolo, grazie alla generosità di Roberto il Guiscardo, in stile romanico-clunyacense e consacrata nel 1080 all’Assunta ed a San Canio.
Per le sue grandi dimensioni rispetto al borgo è stato dato ad Acerenza l’appellativo di città-cattedrale.
Il monumento religioso si presenta con una pianta articolata in tre navate ed una grande abside che conserva nel suo interno diverse tavole cinquecentesche tra cui un grande polittico del 1583 del pittore Antonio Stabile ed una cripta del 1524 ricca di affreschi di Giovanni Todisco da Abriola.
All’esterno la Cattedrale si presenta con un portale decorato da figure raffiguranti uomini ed animali avvinghiati tra loro.
Altri edifici di culto da visitare ad Acerenza:
Chiesa di San Laviero del 1065, patrono della città insieme a San Canio (morto nel 395).
Chiesa di Sant’Antonio ed il vicino convento francescano, risalenti alla metà del Cinquecento.
Nei dintorni di Acerenza vi è una Chiesa rupestre, in contrada Sant’Angelo, dedicata a San Michele che è raffigurato da una statua lignea del XIII secolo.
Parecchi sono gli edifici di particolare interesse che si trovano lungo i vicoli di Acerenza come, Palazzo Gala e Palazzo Loguercio Polosa, fontane e cortili interni alle abitazioni.
Da vedere:
Museo Diocesano dove sono conservate opere di oreficeria ed argenteria, statue lignee, dipinti, paramenti sacri provenienti dalla Cattedrale, e parecchi ritrovamenti archeologici della zona risalenti al Neolitico ed all’età del Ferro, una statuetta in bronzo di Eracle risalente del IV secolo a.C. e numerosi arredi e ceramiche di stile greco.
Museo etnografico in cui si trovano ricostruzioni di antiche abitazioni con arredi ed oggetti della tradizione del borgo.
Museo degli intagli situato all’interno del Convento di Sant’Antonio da Padova dove sono raccolte numerose opere in legno lavorato.
Da gustare
Diverse sono le specialità della gastronomia di Acerenza come i primi piatti “Maccaroun a desch’t”, maccheroni di pasta fresca fatta con le dita, la pasta casareccia “z’zridd” da degustare con fagioli e lenticchie ed i dolci come i “sasanidd”, pasta fresca di grano duro cotta nel mosto, e le “lagh’ne chiappute”, lasagne di pasta di grano duro condite con noci, mandorle, mollica di pane e vino cotto, e lo “Sfogliolato”, pasta di pane con ripieno di cannella, uva sultanina e alici.
Pietanze tipiche festive sono a Pasqua il “Pastizz”, deliziosa torta di ricotta, a Natale i “Calzoncelli”, dolci ripieni di castagne e ceci.
Per Info
Presidio Turistico APT, Largo Diaz, 4 – tel 0971 741021
Comune, tel. 0971 741811