II Cirneco esiste in Sicilia dalle epoche più remote. Dallo studio delle razze mediterranee si deduce che il Cirneco debba trarre le sue origini da antichi cani da caccia allevati in età faraonica nella valle del Nilo e diffusi, in Sicilia dai fenici. Si può anche supporre sulla base di ricerche molto recenti che il Cirneco sia razza autoctona della Sicilia e precisamente della regione Etnea poiché i documentari di monete ed incisioni rivelano come il Cirneco colà esistesse sin da molti secoli prima della venuta di Cristo.
Le forme eleganti e slanciate del cirneco non devono intendersi in contrasto con una costruzione comunque robusta, che deve far trasparire quella sana vigoria e forza fisica tipica del cane da lavoro. La testa asciutta e ben cesellata con orecchie perfettamente dritte (emblema del cirneco), la canna nasale rettilinea con assi cranio – facciali paralleli o quasi e tartufo allineato. Muso a punta e preferibilmente di lunghezza pari a quella del cranio, occhi in posizione semilaterale con rime ovali. La costruzione quadrata, il garrese alto con linea dorsale dritta in leggera pendenza e la groppa scoscesa. La coda grossa all’attaccatura ed uniforme per quasi l’intera lunghezza, il pelo corto e ben fitto sulle orecchie, sulla testa e sugli arti, semi lungo ma ben liscio ed aderente alla cute sul tronco ed alla coda, di tessitura vitrea. Il piede compatto e di forma rotondeggiante. La conformazione generale è quella di un sub-dolicomorfo con indice toracico di valore ideale 57%. L’altezza del torace (47.5% dell’altezza al garrese) leggermente inferiore all’altezza dal gomito a terra (52.5%) è dovuta alla costruzione del cirneco che deve essere alto sugli arti; tale peculiarità è dovuta essenzialmente alla brevità del braccio rispetto alla spalla e all’avambraccio. Il cirneco deve essere un cane monocromatico: pelo, pelle, mucose, suole, unghie, tartufo e iride più presentano lo stesso tono cromatico più il cane è pregiato. Il colore è fulvo in tutte le sue gradazioni, è ammessa la presenza di bianco nelle zone di elezione ( lista bianca in testa, nel petto, nel ventre, nei piedi e nella punta della coda ). I colori frumentino o mielato-dorato sono quelli più pregiati, il fulvo intenso, tendente quasi al mogano, è tollerato. Il cirneco non deve mostrare paura ingiustificata verso persone o cose che viceversa deve essere imputabile a tare ereditarie, mancanza di riferimenti sociali ed a una non corretta socializzazione. L’andatura è assai caratteristica: il trotto è di tipo ordinario saltellante e rapido, è da penalizzare un movimento radente o allungato. A caccia, ove il terreno lo consente, alterna un trotto rapido a tempi di galoppo non spinto. Particolarmente indicato per la caccia al coniglio selvatico, che cerca e scova in qualsiasi ambiente. Essenzialmente è un cane da cerca e può essere utilizzato anche per la caccia ad altri tipi di selvaggina.
Info: ENCI