Momento di speranza e di attesa per riflettere su quei valori negati di giustizia, solidarietà, eguaglianza sociale, pace, equità economica ed ambientale
Siamo alla chiusura di un anno difficile per l’economia mondiale, per le tensioni socio economiche, per i focolai di guerra di diversa natura che sono segnalati in Africa, Asia meridionale, Sud –est asiatico e Medio Oriente, per i diritti umani e sociali sempre più calpestati e violati (libertà di espressione, violenza sulle donne e sui bambini, ecc.), per l’indifferenza dei leader mondiali ad affrontare con coraggio e lungimiranza l’emergenza ambientale e climatica. Quei buoni propositi di pace, di serenità, di giustizia e di speranza diventano concetti ancora da approfondire.
I tumulti di piazza, i sommovimenti delle popolazioni sviluppano una coscienza globale di amore, di giustizia, di solidarietà, di pace che sebbene maturata in un ambiente ostile, freddo e inospitale, riesce a guardare con speranza quel futuro che il Natale cerca di dare ma che i governanti non sanno ancora interpretare.
La classifica sulla qualità della vita delle province d’Italia, pubblicata dal Sole 24 Ore, basata su sei parametri come ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero, potrebbe essere un monito a rivedere le politiche gestionali delle singole comunità provinciali. Di fatto le regole amministrative e contabili di ciascuna provincia scontano le incrostazioni normative di logiche politiche ed amministrative nazionali ed europee sempre più distanti dai bisogni reali di ciascuna popolazione.
Il fallimento del vertice di Madrid Cop25, che ha visto i delegati di circa 200 paesi discutere sui tagli alle emissioni di CO2, è stato un vero fallimento. Ma come succede in politica quando non si trova la quadra si lascia tutto nel limbo e si rimanda a tempi migliori. Questa volta i delegati hanno rimandato il tutto alla Cop26 che si terrà a Glasgow il prossimo mese di novembre 2020.
Ma il Natale è speranza e occasione per riflettere. Certamente ciò non è quello che ci si aspettava.
Ma il Natale è anche sentimento ed attesa per continuare a chiedere quei valori negati (giustizia, solidarietà, eguaglianza sociale, pace, equità economica ed ambientale) linfa vitale per una generazione che guarda con speranza al suo futuro.