Il 4 giugno 2019 per ricordare momenti di libertà ma anche di repressione

Tre eventi che hanno contribuito a fare la storia del novecento: il 30°anniversario della strage di Tiananmen in Cina, il 30° anniversario della prima elezione democratica in Polonia, che sancì la fine della stagione del socialismo e l’inizio della democrazia, il 75°anniversario della liberazione di Roma dal regime nazifascista

La democrazia e la libertà sono importanti come l’aria, si desiderano e si apprezzano quando vengono a mancare. E’ vero che nel corso della storia dell’uomo i momenti di soprusi e di angherie ci sono sempre stati e molto spesso i detentori del potere, utilizzando tecniche più svariate come la mistificazione, la tecnica della distrazione di una realtà evidente, la paura e la menzogna, hanno deformato la realtà per trarne vantaggio politico e potere.

Nella notte tra il 3 e 4 giugno del 1989 la leadership del Partito Comunista Cinese trasformò in azione repressiva le minacce che aveva formulato da settimane alla piazza Tiananmen in cui si riunivano studenti e cittadini (circa 300.000 persone) per reclamare una maggiore liberalizzazione politica ed economica della società cinese.

I carri armati e le truppe armate inviati dai funzionari del Partito Comunista Cinese trasformarono la piazza in un massacro con centinaia di morti. Secondo quanto riferito dalla BBC che riporta il resoconto di telegrammi diplomatici segreti del Regno Unito, i morti del massacro furono circa 10.000.

Questi eventi furono non solo ridimensionati ma travisati dall’establishment del potere politico cinese. Il leader cinese Deng Xiaoping etichettò, dopo pochi giorni della repressione, i dimostranti come controrivoluzionari fomentati per rovesciare il comunismo.

La lunga notte del 4 giugno 1989 fu letteralmente cancellata dai libri di storia e vietate quei riferimenti sulla strage di Tiananmen sui social media.

Il 4 giugno del 1989, la Polonia, dopo l’applicazione della legge marziale promulgata dal generale Wojciech Jaruzelski nel dicembre del 1981 per dare ordine alla carica rivoluzionaria e spensierata dal partito-sindacato Solidarnosc fondato da Lech Walesa, si reca alle urne per le prime elezioni politiche che sancirono la fine del socialismo realizzato e l’inizio della democrazia.

Il 4 e 5 giugno 1944 fu anche il giorno che portò le truppe americane guidate dal generale Mark Wayne Clark a superare le resistenze difensive dell’esercito tedesco, guidate dal federmaresciallo Albert Kesselring, ad entrare nella città di Roma e liberare l’Italia dalle truppe nazifasciste.

wikipedia

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