La Piemontese città di Ivrea, che Adriano Olivetti aveva eletto a laboratorio del futuro, città che nel 2018, per i suoi edifici industriali di particolare pregio architettonico, progettati da famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento, è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, quest’anno è stata proclamata, in data 16 febbraio 2022, su scelta della giuria presieduta da Marino Sinibaldi, in diretta streaming dal Ministro della Cultura Dario Franceschini Capitale Italiana del libro 2022.
Logo simbolo della candidatura la mitica macchina per scrivere Lettera 22 della Olivetti.
Il titolo istituito nel 2020, dopo la nomina di Chiari nel 2020 e di Vibo Valentia nel 2021, è stato assegnato per il 2022 alla Città di Ivrea che ha vinto sulle otto città finaliste scelte sulle 16 candidature presentate: Ivrea, Aliano (Matera), Barletta, Costa di Rovigo (Rovigo), Nola (Napoli), Pescara, Pistoia e Pordenone.
Il progetto prevede la realizzazione di eventi, infrastrutture previste del dossier di presentazione grazie anche ai 500 mila euro assegnate dal Ministero della Cultura in uno al titolo, con il preciso intendimento di promuovere la lettura e, in generale le attività culturali, all’insegna della sostenibilità anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
La città di Ivrea, attraversata dalla Dora Baltea, presenta testimonianze storiche di particolare interesse: il Duomo di Santa Maria Assunta, edificio barocco risalente al IX secolo, il Palazzo del Vescovado con il suo torrione merlato, il centro storico comprendente il Castello di Ivrea noto come” Castello dalle resse torri”, maniero medievale eretto nella seconda metà del ‘300.