Il 54° salone internazionale dedicato a marmo, tecnologie e design è in programma dal 25 al 28 settembre.
Incontri b2b mirati per segmento e tipologia di utilizzo dei materiali, un progetto educational per interior designer, il crescente sviluppo digital e della rete internazionale di promozione. Sono alcune delle novità di Marmomac 2019, in programma dal 25 al 28 settembre alla Fiera di Verona.
Il più importante salone mondiale dedicato a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione, design applicato e
formazione taglia quest’anno la 54ª edizione, confermandosi l’appuntamento leader per il comparto della pietra naturale. Si tratta di una filiera che nel 2018 ha realizzato a livello globale oltre 18 miliardi di interscambie vede l’industria italiana ai primi posti per il valore aggiunto della produzione che ha superato l’anno scorso i 4 miliardi di euro, per il 73% realizzati grazie all’export*.
Marmomac vanta un elevato profilo di internazionalità confermato dai numeri registrati nell’edizione 2018 con il 62% delle 1.616 aziende espositrici e dei 68mila operatori provenienti dall’estero, da 150 nazioni del. mondo Un risultato frutto anche della collaborazione con Ice-Italian Trade Agency, Confindustria
Marmomacchine e Regione Veneto sul fronte dell’attività di incoming di buyer stranieri.
“Marmomac costituisce oggi la piattaforma di riferimento per l’incontro dei professionisti del sistema-marmo
internazionale, in cui il nostro Paese riveste un ruolo guida – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. L’obiettivo di Veronafiere è consolidare la leadership di questo brand grazie agli indirizzi del nuovo piano industriale al 2022 che prevede investimenti di 105 milioni di euro finalizzati anche alla crescita dei nostri format di maggior successo”.
Le opportunità commerciali legate alla pietra restano al centro della rassegna, declinate nelle categorie merceologiche di marmi, pietre, graniti, agglomerati e conglomerati, blocchi di marmo, pietra grezza e grandi formati, macchine e attrezzature per la lavorazione, mezzi di trasporto e sollevamento, abrasivi, diamantati, prodotti chimici, servizi.
Con l’obiettivo di essere uno strumento di business sempre più efficace, a Marmomac 2019 gli incontri b2b
nella forma “speed dating”, dopo il focus geografico del 2018, quest’anno sono concentrati sull’utilizzo finale,
con tre aree (lusso/lastre/tools), rivolte ognuna a target specifici (architetti/distributori/marmisti e
installatori) da paesi come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Russia, Cina, Sudafrica, Australia, Germania,
Mozambico, Turchia e Iran.
“L’internazionalità è uno degli asset di sviluppo di Marmomac – afferma Giovanni Mantovani, direttore
generale di Veronafiere –. Partendo dall’appuntamento di Verona abbiamo costruito una community globale
legata al prodotto lapideo che oggi può contare sul radicamento negli Stati Uniti con StoneExpo e in Brasile grazie a Vitória e Cachoeiro Stone Fair. È un network in continua espansione con cui ora vogliamo testare anche i mercati dell’Asia, con nuove iniziative a Shanghai e Pechino”.
Fondamentali per la crescita trade della fiera sono poi gli aspetti di innovazione, design e formazione. Un concetto che a Marmomac è rappresentato dalle mostre protagoniste nel padiglione 1-The Italian Stone Theatre che riunisce ricerca, sperimentazione, marmo e tecnologie italiane.
Il tema per l’edizione 2019 è Naturality, ossia la naturalità della pietra nel suo aspetto più puro che ne valorizza l’unicità e la geodiversità, sottolineate dall’inserimento in uno scenario green, allusivo al legame
esistente tra mondo vegetale e minerale.
Un’idea ribadita da Marmomac anche con l’adesione alla Rete PNA (Pietra Naturale autentica) per la promozione del prodotto lapideo autenticamente naturale.
Dopo il debutto nel 2018, al The Italian Stone Theatre va in scena Brand&Stone 2.0, l’esposizione in cui grandi
marchi dell’arredo e del design (Antonio Lupi, Aston Martin, Baxter, Casamania, Horm e Tonino Lamborghini Casa) creano progetti specifici per le aziende del marmo.
Torna anche la rassegna Percorsi d’Arte, in cui cinque artisti sperimentano le tecnologie numeriche per la
lavorazione lapidea di opere d’arte. Il tema dell’hortus conclusus viene affrontato in Lithic Garden, con
l’elaborazione di cinque spazi che offrono una vista in sezione dell’interno di un giardino di pietra, mentre
Natural Things si pone come obiettivo la riscoperta del rapporto tra uomo e natura attraverso otto progetti
di design inediti. Completano il padiglione il Ristorante d’Autore, dedicato all’eccellenza eno-gastronomica
in una ambientazione che richiama paesaggi rocciosi, e il Wine Bar.
Ai giovani studenti e ricercatori è invece dedicata la mostra Young Stone Project che raccoglie prototipi in materiale lapideo elaborati da sei università (Bari, Bologna, Pescara, Roma, Venezia e Verona) e dalla Scuola
del Marmo di Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Grande spazio poi agli architetti. A loro sono riservati i corsi di formazione e aggiornamento della Marmomac
Academy che quest’anno punta molto anche sul mondo degli arredatori d’interni. Una della novità di questa
edizione di Marmomac è infatti un progetto educational rivolto in particolare agli interior designer che, grazie ad un corso suddiviso in tre workshop, possono approfondire le caratteristiche del prodotto in pietra per
proporlo con più efficacia al cliente finale.
Marmomac 2019 è anche più digital, in ottica di supporto al business, così come di una sempre maggiore diffusione della cultura litica. Si parte dalla nuova App che si integra al sistema di geolocalizzazione in tutti i padiglioni della fiera e consente di salvare espositori preferiti, memo vocali e testuali, così come lo scambio
di biglietti da visita digitali.
Per il matching tra domanda e offerta c’è la piattaforma online B2in dove aziende, buyer italiani ed esteri hanno la possibilità di conoscersi, organizzare appuntamenti agli stand e gestire l’agenda giornaliera.
Sempre più interattivo e ricco di contenuti il catalogo online degli espositori Marmomac Plus
+people+products+projects che quest’anno punta ancora di più sul racconto delle storie aziendali e sul
portfolio di progetti realizzati.
Tornano, infine, anche i due riconoscimenti targati Marmomac: l’Icon Award individua l’opera del The Italian
Stone Theatre che diventerà immagine della campagna promozionale 2020, mentre il Best Communicator
Award, premia la cura e l’originalità delle aziende espositrici nell’allestimento fieristico.
* (fonte dati Centro Studi Confindustria Marmomacchine e 30° Rapporto marmo e pietre nel mondo curato da Carlo Montani ed
edito da Aldus).
www.marmomac.it