Il Campionato del Mondo di Calcio 2022 del Qatar si può definire una manifestazione internazionale a tre dimensioni: quella puramente sportiva, quella della propaganda mediatica contro l’isolamento internazionale del Qatar, e quella della protesta politica.
Quella puramente sportiva si è conclusa con la vittoria dell’Argentina per 7-5 sulla Francia dopo i tempi normali chiusi sul 2-2, i supplementari finiti per 1-1 ed i rigori conclusosi per 4-2 in favore dell’Argentina.
Grandi protagonisti della finale sono stati Messi per l’Argentina, autore di una doppietta, e Mbappé per la Francia, autore di una tripletta.
Decisivi invece gli errori dei due giocatori francesi Coman e Tchouameni che, sul dischetto, non sono riusciti a realizzare i rigori.
L’Argentina così conquista nel 2022 a Doha capitale dello Stato peninsulare del Qatar il terzo titolo mondiale dopo quello conquistato nel 1978 battendo i Paesi Bassi per 3-1 e quello del 1986 battendo la Germania Ovest per 3-2.
Queste le formazioni ufficiali di Francia-Argentina:
Francia: Lloris; Koundé, Varane, Upamecano, Theo Hernandez; Griezmann, Tchouaméni, Rabiot; Dembélé, Giroud, Mbappé.
Argentina: Martínez; Molina, Romero, Otamendi, Acuña; Di María, De Paul, Fernández, Mac Allister; Messi, Álvarez.
La seconda dimensione è quella della propaganda mediatica realizzata con qualsiasi mezzo, compreso quello della corruzione, dal governo del Qatar sul mondo politico per trovare prima il consenso in seno alla FIFA nel 2010 per l’assegnazione del campionato mondiale e poi per mascherare, attraverso un’imbiancatura delle sue politiche, le violazioni dei diritti umani, il modo di trattare donne e bambini, le persecuzioni sistematiche di trattamento degli omosessuali e transessuali, e le condizioni disumane che il regime ha imposto ai lavoratori (6500 quelli morti) per costruire gli impianti e le strutture necessarie a preparare la manifestazione dei Mondiali di Calcio 2022.
La terza dimensione riguarda invece la protesta politica delle formazioni dell’Iran, dell’Inghilterra, della Germania.
La formazione tedesca si è fatta fotografare con le mani davanti alla bocca prima della partita col Giappone proprio per fare accendere i riflettori contro la censura imposta dal regime di fronte alle problematiche dei diritti civili, umani e della condizione dei lavoratori considerati non negoziabili dal regime qatariano. La Fifa infatti ha ammonito di sanzioni sportive i giocatori della Germania se avessero messo la fascia con la scritta “One Love” arcobaleno.
La formazione dell’Iran non ha cantato l’inno nazionale prima della partita con l’Inghilterra nella gara inaugurale.
La formazione inglese si è associata alla protesta iraniana inginocchiandosi prima della gara inaugurale per testimoniare la loro partecipazione alla rivolta del popolo iraniano.
Altro dissenso è stato espresso dal pubblico, nello stadio Ahmed bin Ali Doha, prima della partita dell’Iran contro il Galles attraverso striscioni e magliette con lo slogan “Donne, vita, libertà”.