Una ricetta di antica tradizione nata dalla ingegnosità contadina dei pastori di Amatrice che durante la transumanza riuscivano a prepararsi un buon piatto di pasta con i pochi semplici ingredienti (pasta essiccata, pecorino, sacchette di pepe nero, guanciale e strutto) che si portavano dietro negli zaini.
Il nome gricia deriva infatti dal paese Grisciano in provincia di Rieti, paese di pastori, da cui era uso partire per la transumanza.
Un piatto semplice per la facilità di preparazione della pasta con il condimento a base di olio, pepe e guanciale, per il sapore ricco, unico e gustoso ma anche per la capacità di trovare con esso il piacere della convivialità.
Importante nella preparazione di questa ricetta è l’utilizzo sia del guanciale di maiale che dell’impiego di una padella di ferro per la mantecatura degli spaghetti.
Ingredienti:
Spaghetti, bucatini o altra pasta dura di semola circa 100 gr a persona
Guanciale di amatrice per avere un sapore più delicato e profumato circa 50 gr a persona
Pecorino leggermente piccantino grattugiato circa 30 gr a persona
Strutto un cucchiaio circa
Pepe nero q.b.
Sale q.b.
Preparazione:
Tagliare il guanciale a striscioline lunghe ed uniformi e farle rosolare per un paio di minuti nella padella di ferro unitamente allo strutto con l’attenzione di darle una giusta coloritura dorata e non già una bruciatura.
Al condimento così preparato aggiungere il formaggio grattugiato e se necessario un po’ di acqua di cottura per formarne una specie di cremina.
Nel frattempo fare cuocere in una pentola piena di acqua salata gli spaghetti e, appena pronti al dente, scolarli e versarli nella padella unitamente al condimento.
Quindi fare unire gli spaghetti al condimento e farli saltare in padella a fiamma moderata per qualche minuto per consentirne la mantecatura.
Appena pronti impiattarli con l’aggiunta di una buona manciata dii pecorino grattugiato.
Buon appetito.