Tra i piatti della tradizione siciliana un posto di particolare rilievo spetta senz’altro alla pasta ca sarda. Un primo piatto semplice ma gustoso fatto di ingredienti poveri che trovano nella loro combinazione i colori e i profumi della terra di Sicilia.
La tradizione vuole che questa ricetta nasca intorno all’800 d.C. ad opera del cuoco della milizia saracena, comandata da Eufemio da Messina e sbarcata a Mazara del Vallo per conquistare la Sicilia, che per sfamare i soldati combinò gli ingredienti che il mare e il luogo fornivano in abbondanza come la pasta, sarde ed il finocchietto a cui aggiungeva lo zafferano una spezia che gli arabi coltivavano e producevano in abbondanza.
Nel corso degli anni la ricetta, sempre più conosciuta ed apprezzata, ha subito modifiche ed aggiunte come l’uso dell’uvetta, pinoli, mandorle, estratto di pomodoro e pangrattato.
Questo piatto è notoriamente annoverato tra i piatti poveri ma gustosi proprio per l’uso di ingredienti di facile reperibilità e da qualcuno è chiamato “pasta ca’ munnizza”. La sarda infatti, da molti utilizzata come esca per pescare o addirittura buttata a mare perché pescata per sbaglio, si trova in abbondanza ed a prezzo modico nei mercati ittici e nei rivenditori di pesce.
Ingredienti:
Pasta (bucatini, spaghettoni, maccheroni, mezzani): circa 100 gr a persona
Sarde fresche: 150 gr a persona
Finocchietto selvatico: 125 gr a persona
Zafferano: 1 bustina
Pinoli: 2 cucchiai circa
Cipolla: una
Uvetta: 2 cucchiai circa
Acciughe salate: 1 a persona
Pangrattato: q.b.
Olio evo: q.b.
Vino bianco secco: q.b.
Sale: q.b.
Pepe: q.b.
Preparazione:
Procedere innanzitutto alla pulizia delle sarde che, dopo aver eliminato la testa, la coda e la pinna dorsale, vanno aperte a libro e diliscate quindi lavate ed asciugate.
A parte pulire il finocchietto eliminando i gambi più duri, lavarlo e lessarlo in abbondante acqua salata. Appena pronto scolarlo e tagliarlo finemente. Mettere da parte l’acqua di cottura.
Tagliare la cipolla finemente e farla appassire in una padella ricoperta con l’olio. Quindi aggiungere le acciughe, appena dissalate, e mescolarli al trito di cipolla e al trito del finocchietto.
Unire quindi i pinoli, l’uvetta appena ammorbidita in acqua calda e le sarde. Mescolare il tutto con l’aggiunta di un po’ di acqua di cottura del finocchietto e un bicchiere di vino bianco secco ed aspettare fino a farlo evaporare.
A parte sciogliere lo zafferano e aggiungerlo in padella assieme ad un pizzico di sale e pepe. Quindi fare cuocere il tutto per circa una ventina di minuti.
Nel frattempo fare lessare la pasta dentro l’acqua di cottura del finocchietto e scolarla al dente ed amalgamarla con il condimento.
Dopo aver fatto riposare la pasta servirla nei piatti con l’aggiunta del pan grattato croccante (muddica atturrata in siciliano) e di una sarda per decorazione.
Variante:
Qualcuno al posto dello zafferano utilizza il sugo di pomodoro o i pomodorini.
Foto: Sicilia’s